La ferrovia San Vito
al Tagliamento-Motta di Livenza è stata una linea ferroviaria
italiana che si diramava dalla Treviso-Portogruaro, in corrispondenza
di Motta di Livenza, per innestarsi a San Vito al Tagliamento, sulla
ferrovia Casarsa-Portogruaro. La linea, a semplice binario e non
elettrificata, è dismessa.
Fu indicata anche
come Casarsa-Motta di Livenza
Storia
Fu aperta
all'esercizio il 30 giugno 1913 a completamento della Treviso-Motta,
come il coevo tronco Motta-Portogruaro, in direzione del Tagliamento
e del confine orientale.
La linea ebbe la
funzione di collegare l'Opitergino-Mottense (Oderzo e Motta di
Livenza) direttamente con la linea per Udine passando dal nodo di
Casarsa. Il motivo primario per cui se ne decretò la costruzione fu
un'apposita richiesta dello stato maggiore dell'esercito italiano il
quale necessitava di una linea ferroviaria per spostare velocemente
le truppe lungo la sponda destra del Tagliamento nel caso di un
conflitto contro l'Impero austro-ungarico.
Dopo la seconda
guerra mondiale, a causa delle distruzioni subite dai ponti sulla
Livenza, i quali originariamente erano stati costruiti a doppio
binario ed ospitavano i percorsi affiancati delle due linee, le
ferrovie per Portogruaro e per San Vito furono riunificate nei primi
chilometri dopo Motta, separandosi presso il Bivio Livenza il quale
fu posto in piena linea presso il casello al km 38 della linea
Treviso-Portogruaro.
Fu danneggiata
dall'alluvione del 4 novembre 1966. A causa di questo evento,
l'esercizio ferroviario fu dapprima sospeso, quindi riattivato verso
la fine del mese, ed infine "sospeso temporaneamente" nel
1967[4]. La riattivazione non fu mai decretata e nel 1987 l'esercizio
fu ufficialmente chiuso[4] con Decreto Ministeriale 1.10.1987 n.
107.T[3]. Fino al 1978, tuttavia, fu effettuato un servizio merci in
regime di raccordo che veniva svolto da questa ferrovia per l'inoltro
di carri nella stazione di Motta di Livenza da San Vito.
Anni 2000
Al 2010, la linea
risulta ancora armata, sebbene sia oggetto di valutazioni per la sua
riqualificazione come pista ciclabile. Una tratta ricadente nel
territorio del comune di Annone Veneto è già stata trasformata in
pista ciclabile nel 2007, in alcuni tratti in corrispondenza dei
passaggi a livello, i binari sono stati ricoperti da asfalto, a
Pravisdomini di fronte alla stazione è stata realizzata una rotonda
stradale, e vari metri di binari sono stati rimossi. Nelle vicinanze
della stazione di Annone Veneto, un casello è stato riconvertito ad
abitazione privata e reca chiaramente il nome della stazione che si
trova a poche decine di metri, mentre un cartello stradale
posizionato nelle vicinanze al 2014 informa ancora che è bene
prestare attenzione perché a pochi metri vi è un passaggio a
livello privo di barriere.
Numerosi caselli
abbandonati ma in buono stato di conservazione si trovano lungo tutta
la linea; l'attuale armamento risulta sconnesso in alcuni tratti a
causa del deteriorarsi delle traversine in legno.
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