Passata
la fase più drammatica del Covid è necessario riprendere le
attività, ma con una nuova mentalità, non più alla ricerca del
massimo guadagno, ottenuto spesso con un eccessivo sfruttamento del
territorio e con un sistema ferocemente concorrenziale, ma con una
mentalità collaborativa e rispettosa del territorio.
Per
questo salutiamo con interesse il “Progetto
di sviluppo del turismo sostenibile”
a cura del TTT,
Tavolo Territoriale per il Turismo, un gruppo di lavoro qualificato
che coinvolge lo Stato di San Marino, due Regioni italiane (Marche ed
Emilia Romagna), 107 Comuni e i nove Castelli sammarinesi.
Questa
interessante iniziativa, fortemente voluta dalla Segreteria
di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino,
ha ricevuto il patrocinio dell’Organizzazione
Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite
(UNWTO) e il sostegno del Ministero
italiano per i beni e le attività culturali e per il Turismo
San
Marino
Il
progetto, che è stato recentemente presentato a San Marino si
propone di creare una rete in grado di coordinare un’offerta
turistica capace di valorizzare le comuni eccellenze di un territorio
vasto, unico e ricco di opportunità di vacanza, eventi, sport e
cultura con un approccio che consentirà di generare benefici non
solo per le imprese della filiera turistica ma anche per l’intera
comunità locale. Un progetto innovativo sia per l’approccio
metodologico, sia per la scelta di puntare fortemente su un valore
comune dell’intero ambito, che è quello che si identifica
nell’ambiente e nella natura come trait d’union attraverso il
quale si sviluppano percorsi ed itinerari da effettuare in modalità
slow e green.
Il
TTT intende, invece, entrare nel minor tempo possibile nella fase
d’azione per una sinergica attività che acceleri la sfida dei
territori attraverso la cooperazione interna, l’integrazione e la
sistematizzazione delle opportunità, e ciò è realizzabile solo
mettendo al centro del sistema il territorio stesso e le sue
eccellenze. Un progetto che, pertanto, prende avvio dalla necessità
di avviare un nuovo modo di vivere il “patrimonio territorio”,
che diventa incubatore di innovazione e di valorizzazione delle
eccellenze, nella consapevolezza che i modelli sinora utilizzati per
la valorizzazione turistica non sono più adatti a rispondere
appieno alle mutate esigenze dei territori.
L’evento,
che ha rappresentato un passaggio storico nelle relazioni fra i
territori limitrofi, costituirà l’avvio del progetto che vedrà in
tempi brevi la sua realizzazione e la definizione delle offerte
turistiche comuni, sostenute da un’attività di marketing
territoriale evoluto.
Gianluigi Pagano
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